DICOMANO: Capecchi, Cellini, Ceratti, Diotaiuti, Ennoura, Fabbri, Ferrunaj, Fiorini, Madiouf, Sequi, Spagnoli, Verniani. All.: Antonio Calabrese.SESTESE B: Bondi, Buzukja, Ciampi, De Luca, Di Gravina, Eltoum Elfadel, Leone, Nerbosi, Nesi, Perini, Ristori, Rojas, Sacchi. All.: Matteo Scrima.RETI: Spagnoli 2, Madiouf; Eltoum Elfadel.NOTE: parziali: 1-0; 2-1; 0-0.
Grazie a una solida e convincente prestazione corale, il Dicomano di mister Calabrese presidia nel migliore dei modi il proprio fortino e, una volta impostosi di misura nei primi due dei tre parziali in cui il match si è dipanato, manda internamente al tappeto un avversario particolarmente quotato e temibile come la Sestese che, dal canto proprio, si è trovata di fronte a un collettivo locale particolarmente determinato e che ha saputo vendere cara la pelle ai rossoblù nell’ottica del proprio successo. La prima frazione termina proprio con i padroni di casa in vantaggio grazie a Spagnoli che, al crepuscolo di una transizione dei propri colori sugli sviluppi di un corner assegnato ai ragazzi di mister Scrima, da pochi passi non fallisce l’agevole tap-in per correggere alle spalle dell’estremo ospite una sua precedente respinta sulla conclusione di Madiouf. Da ciò galvanizzati, i biancoazzurri continuano a macinare il proprio gioco anche nel corso dello spicchio centrale di contesa, che si conclude con il +2 in relativo favore in virtù del sigillo di un Madiouf abile a capitalizzare un’apertura col contagiri del medesimo Spagnoli e della doppietta personale realizzata proprio da quest’ultimo che, a quanto pare particolarmente ispirato, supera il proprio marcatore da posizione defilata sulla fascia e con uno splendido sinistro a incrociare spedisce il pallone direttamente al di là della fatidica linea bianca avversaria. Per la Sestese, invece, è un Eltoum Elfadel a realizzare con un magistrale calcio da fermo quello che, a posteriori, se ne rivelerà il gol della bandiera: nonostante, infatti, le scorribande messe a punto da parte dei rossoblù nell’ultima fetta di gara allo scopo di rifarsi ancor più sotto nel punteggio e mettere del pepe in termini agonistici alle battute finali di contesa, la retroguardia mugellana non si lascia giocare brutti tiri dalla pressione e, mantenendo ancora elevata la soglia della propria concentrazione, riesce in questo modo a preservare il prezioso aggregato sino al calar del sipario.