POGGIO A CAIANO: Innesti, Montelatici, Ralvoni, Muizz, Banci, Coppini, Cavicchi, Noci, Arra, Daly, Lombino. A disp.: Agnolucci, Biagi, Mazzi. All.: Lapo Nigi.MONTEMURLO JOLLY B: Fedele, Barcaioli, Cossu, Barone, Coba, De Luca, Bruno, Mandi, Mazzuca, Melani, Calvano. A disp.: Farcas, Shkurtaj, Galli, Matija, Labruna. All.: Francesco Nausanti.ARBITRO: Vannini di Prato.RETI: Bruno, 2 Shkurtaj, Melani, 2 Mazzuca.
Basta un tempo alla truppa di Francesco Nausanti per aggiudicarsi il contenzioso tutto pratese col Poggio a Caiano. Un tempo, il primo, in cui il Montemurlo Jolly annichilisce i padroni di casa con un mostruoso 0-6 senza possibilità d’appello. Rimane l’amaro in bocca per aver pressoché regalato trentacinque minuti di gioco, ed è chiaro che mister Nigi avrà molto su cui lavorare nelle prossime settimane per trovare la quadra giusta. Ma le attenuanti non mancano e serve tempo per prendere la giusta confidenza con questo tipo di calcio. Tempo che invece non serve al Montemurlo, a dir poco famelico nell’aggredire avversari e partita. Dopo due minuti una bella azione di Barcaioli sulla destra sfocia nel gol del vantaggio: Calvano prende traversa e il rimpallo favorisce Bruno, che dal limite raccoglie la sfera infilandola bene sotto il montante alto. Tempo neanche duecento secondi che Shkurtaj, dopo un recupero palla sulla trequarti, lascia partire un missile terra-aria bellissimo che non lascia scampo a Innesti. Non siamo neanche al 10’ quando Melani centra il tris su suggerimento a rimorchio di Mazzuca, e non siamo neanche al 15’ quando Shkurtaj timbra di nuovo il cartellino sugli sviluppi di un corner. Il Poggio non c’è, fa acqua da tutte le parti e Mazzucca appoggia facile in fondo al sacco il 5-0 su assist di Calvano, mentre a chiudere un primo tempo stradominato ci pensa infine ancora il numero 9 del Montemurlo con un preciso calcio di punizione che non lascia scampo al portiere. Poco prima, sempre su punizione, Calvano aveva centrato in pieno la traversa. Il duplice fischio che manda le squadre al riposo vale come se fosse triplice, giacché nel secondo tempo ritmo e occasioni colano a picco. Ora non resta che migliorare e crescere ancora.