AUDACE LEGNAIA: Merlini, Spinella, Formigli, Pratesi, Leao, Paggetti, Caldararu, Longosci, Failli (84’ Cristiani), Enea (78’ Baravelli), Toccafondi (64’ Miniati). A disp.: Fattovich, Bruno, Michelagnoli, Catolfi, Bini, Kumar. All.: Alessandro Rivi.SPORTING ARNO: Luconi, Cocca, Martini, Ippolito (61’ Timonieri, 73’ Barrasso), Biscioni, Innocenti, Barletti (68’ Giannone), Ambrosino (83’ Conti), Poggiolini, Calvani, Papini. A disp.: Giusti, Materassi, Vannini, Checcucci, Bruni. All.: Gianluca Allegri, squalificato, in panchina Gianluca Paita.ARBITRO: Massai di Firenze.RETI: 2’ Formigli aut., 64’ Leao.NOTE: al 69’ espulso Caldararu.
Termina senza vincitori né vinti il sentito confronto tra l’Audace Legnaia e lo Sporting Arno che, al triplice fischio, vede perciò le équipe protagoniste spartirsi equamente la posta in palio in virtù di un 1-1 plasmato a cavallo tra le due frazioni di gioco che, a questo proposito, ha visto per la quarta volta in cinque impegni di regular season i gialloblù terminare il match in inferiorità numerica anche se in questa circostanza, diversamente da quanto accaduto in occasione dei precedenti segni x, sono stati proprio gli uomini di mister Rivi a rimontare l’iniziale svantaggio senza andare incontro a beffe che sembravano ormai parte fissa di un copione scritto a monte a tavolino. Iniziale svantaggio, peraltro, da intendersi in tutti i sensi: c’è a malapena, infatti, il tempo di mettersi comodi che, quando il cronometro segna il 2’, una sfortunata deviazione difensiva di capitan Formigli -uno dei tanti ex della sfida- trae in inganno Merlini sugli sviluppi di un traversone teso di Ippolito dall’out mancino e corregge fortuitamente il pallone alle spalle dell’estremo casalingo consegnando, così, l’immediato punto del momentaneo 1-0 all’undici dello squalificato mister Allegri. Al netto della doccia fredda subita, ad ogni modo, l’Audace non si abbatte e prova istantaneamente a scuotersi per raddrizzare lo sfavorevole aggregato trascinata dall’estro e dalla tecnica del proprio fantasista Enea che però, per ben tre volte, tra il 7’ e il 14’ non riesce a indovinare il pertugio vincente per il pareggio complice anche, nell’ultima tra le opportunità in questione, il legno alla destra di Luconi su cui va a stamparsi in pieno la sua parabola lasciata partire direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo. Al 16’, invece, i rosanero tornano a farsi pericolosi dalle parti di Merlini quando Barletti, dopo aver lasciato sul posto Spinella in progressione, perfeziona -defilato sulla sinistra- il proprio ingresso in area ove, tuttavia, è monumentale Pratesi nell’immolarsi in scivolata sporcandone decisivamente la conclusione oltre la linea di fondo. Non va meglio, sul fronte opposto, a un Leao che al 24’ sorvola di poco la sbarra mentre, al 43’, ben più ghiotta è la chance capitata sui piedi di Caldararu che, approfittando di un infortunio di Biscioni in chiusura, guadagna un’ottima porzione di campo e dalla destra si accentra velenosamente all’interno dei sedici metri avversari salvo tuttavia vedere la propria soluzione a botta sicura provvidenzialmente deviata in calcio d’angolo da un prezioso intervento difensivo ospite. I gialloblù non mollano la presa neppure in avvio di secondo tempo, partendo con il piede saldamente premuto sull’acceleratore finché, al 55’, non è ancora Caldararu a poter beneficiare di una netta possibilità per ristabilire le sorti dell’incontro: il numero 7 locale, però, una volta spostatosi il pallone sul destro in piena area lascia partire una bordata che non mette a fuoco il bersaglio per una questione di centimetri. Gli sforzi dei padroni di casa, comunque, vengono infine meritatamente ricompensati al 64’ quando, a questo proposito, raccogliendo una corta respinta della retroguardia scandiccese è Leao a pescare un autentico jolly con una staffilata di controbalzo da fuori che si insacca alle spalle dell’incolpevole Luconi dopo aver baciato la faccia interna del montante. Arrivati a questo punto del match, però, gli ospiti hanno un’impennata d’orgoglio e, dopo appena 120 , tornano pienamente nel vivo della gara con un’insidiosa rasoiata di Poggiolini che chiama agli straordinari un ottimo Merlini, abile a opporsi con i piedi preservando porta e risultato. Incredibile ma vero, ad ogni modo, il tentativo in questione si rivelerà a posteriori l’ultima azione davvero degna di nota della contesa: per quanto, infatti, i gialloblù si trovino costretti a restare in dieci per la doppia ammonizione comminata a Caldararu al 69’ e al netto, peraltro, della canonica girandola di cambi protrattasi imperterrita anche nei minuti a venire, né un Legnaia bravo a resistere con le unghie e con i denti all’avverso fato allo scopo di evitare il ko né uno Sporting a cui forse è mancato quel pizzico di verve in più per approfittare della superiorità numerica riusciranno successivamente a ritoccare uno score che dunque, alla definitiva chiusura delle ostilità, vede le due compagini mettere in cascina un punto a testa.
Riccardo Palchetti