Campionando - Calcio Giovanile e Dilettanti

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SESTESE	REAL FORTE QUERCETA
GOL 1 :	GOL 2 :
Tipo Risultato(Sosp.,Rinviata):
1 Min. Rig.	1 Min. Rig.
2 Min. Rig.	2 Min. Rig.
3 Min. Rig.	3 Min. Rig.
4 Min. Rig.	4 Min. Rig.
5 Min. Rig.	5 Min. Rig.
6 Min. Rig.	6 Min. Rig.
7 Min. Rig.	7 Min. Rig.
8 Min. Rig.	8 Min. Rig.
9 Min. Rig.	9 Min. Rig.
10 Min. Rig.	10 Min. Rig.
INSERIRE QUI ALTRI MARCATORI NON SELEZIONABILI
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> SESTESE: Giuntini, Matteo Giacomo, Cucinotta, Matteo Lorenzo, Biondi, Cirillo, Dianda (77' Piccini), Belli, Berti (85' Caprio), Mazzeo (81'Renieri; 95' Sarr), Casati (62' Ermini). A disp.: Soccodato, Pisaneschi, Pisaniello, Gaffarelli. All.: Fabrizio Polloni. REAL FORTE QUERCETA: Luci, Solimano, Giubbolini, Bucchioni (71' Verona), Tognarelli, Vittorini, Quercetani (55' Jendoubi), Bartolini, Panicucci, Mangiarotti (46' Baracchini), Meucci (46' Lucarelli). A disp.: Pastine, Galli, Lazzari, Simonini, Vignali. All.: Andrea Cipolli. <br>ARBITRO: Alessio Mauro di Pistoia, coad. da Matteo Rocchi di Pontedera e da Fabio Cerofolini di Arezzo. <br>RETE: 18' rig. Casati. <br>NOTE: ammonito Bucchioni; espulso all'87' Ermini (rosso diretto). Calci d'angolo: 3-2. Recupero: 1+5'30”.
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La Sestese festeggia il ritorno in Eccellenza, dopo un'assenza di sei anni, regalandosi la seconda vittoria consecutiva di stagione (la terza se si aggiunge la Coppa Italia): dopo il successo in trasferta contro la Cuoiopelli, arriva anche quello all'esordio casalingo contro il Real Forte Querceta. Ancora una vittoria con il minimo scarto, ma assolutamente ineccepibile per quanto si è visto sul terreno di gioco. Una squadra poliedrica quella di mister Polloni, capace (per usare un'immagine schermistica) di giocare di fioretto e di spada: primo tempo di netta supremazia territoriale e secondo di lucido contenimento. Solida in ogni reparto e sostanzialmente costituita dal nucleo che ha ottenuto due vittorie consecutive in campionato, con una difesa che l'anno scorso è stata la meno perforata di tutti i gironi di Promozione, non ha lasciato scampo alla squadra versiliese, reduce da un successo casalingo contro il Montespertoli alla prima giornata. Il Real Forte Querceta, sceso in Eccellenza dopo otto anni di serie D, dovrà lavorare sodo per trovare un assetto che gli consenta di non scivolare nell'anonimato. Quella vista al “Torrini” è apparsa una squadra senza idee, senza ritmo e che ha creato pochissimo per poter pensare di uscire indenne da confronti con squadre come la Sestese. Si gioca in una splendida giornata settembrina, al cospetto di un discreto pubblico, con sparuta ma colorita presenza di sostenitori ospiti. La Sestese scende in campo ancora senza Manganiello, ma rispetto al primo turno recupera gli squalificati Dianda e Belli; lo schieramento rispecchia un 4-3-1-2, con Casati tra la linea mediana (Dianda-Cirillo-Belli) e le due punte Berti e Mazzeo. Il Real Forte Querceta è privo dello squalificato Micchi (doppio giallo domenica scorsa). A sostituirlo è Panicucci; mentre rispetto alla formazione scesa in campo alla prima giornata la novità è costituita da Solimano con il numero 2 e Meucci (che aveva sulle spalle quel numero) indossa la numero 11, che era stata di Lucarelli. L'assetto iniziale è piuttosto indecifrabile: la difesa è prevalentemente a tre, perché Solimano si mantiene piuttosto alto, a sostegno di un centrocampo già folto; in avanti le due punte sono Panicucci e Mangiarotti. Il primo lampo della gara è di marca sestese ed è uno stupendo lancio filtrante di Mazzeo per Berti, che non riesce però a concludere per la tempestiva chiusura di un difensore (7'). Un minuto dopo è Mangiarotti a concludere da sinistra, ma la sua è un'amichevole “telefonata” a Giuntini, che blocca il pallone in tutta tranquillità. La Sestese esprime un gioco ragionato con palla a terra e rapide verticalizzazioni: quella di Cirillo per Mazzeo è leggermente lunga e non procura guai agli ospiti (10'). Mazzeo show al 15': si gira su una mattonella al limite dell'area e lascia partire un sinistro che si perde sul fondo, poco distante dall'incrocio dei pali alla destra di Luci. Al 16' ci prova anche Berti dal limite dell'area, ma la conclusione rasoterra è debole e non impensierisce Luci. Un minuto dopo secca ripartenza dei padroni di casa, dopo un pallone recuperato in pressing a centrocampo, con lancio sulla sinistra per Mazzeo: il numero 10, velocissimo, sopravanza il difensore che in piena area lo manda a terra. L'arbitro, in buona posizione, indica senza esitazioni il dischetto del rigore, con Vittorini che continua a protestare vanamente con il direttore di gara. Al 18' si presenta sul dischetto Casati, che si esibisce in una esecuzione da manuale: portiere da una parte e pallone rasoterra nell'angolino basso alla destra di Luci. Il Real Forte Querceta non cambia atteggiamento e si fa vedere solo con un tiro cross di Tognarelli che sorvola la traversa. Mazzeo è fermato con le cattive da due difensori al 34' e ne scaturisce un calcio di punizione da una ventina di metri: Casati cerca in profondità lo stesso Mazzeo, chiuso però in fallo laterale. Al 39', su cross da destra, il pallone va contro un braccio largo di un difensore in area e l'arbitro indica nuovamente il dischetto del calcio di rigore. Ma c'è la bandierina alzata dell'assiste punizione a favore degli ospiti. Al 45'una prolungata manovra offensiva condotta da Mazzeo e Casati consente la conclusione di Dianda dal limite, ma la mira è ampiamente sbagliata. Nel minuto di recupero arriva la prima vera conclusione in porta degli ospiti con Bartolini, che impegna Giuntini con un calcio di punizione da una trentina di metri, defilato sulla sinistra: il portiere vola sul primo palo e devia il pallone lateralmente, a mani aperte. Tardano il rientro in campo gli ospiti dopo l'intervallo, evidentemente strigliati dal proprio allenatore e un collaboratore del direttore di gara va a sollecitarli. Quando finalmente si riparte, mister Cipolli opera subito due cambi: escono Mangiarotti e Meucci ed entrano Baracchini e Lucarelli. Si vede così un 4-3-3 con il tridente offensivo composto da Panicucci a destra, Baracchini al centro e Lucarelli a sinistra. La Sestese passa invece ad un 4-2-3-1 con Cirillo e Belli mediani, Dianda, Casati e Mazzeo a ridosso della punta Berti. I padroni di casa potrebbero chiudere i conti al 47', ma Berti conclude debolmente, da posizione estremamente favorevole, una ficcante manovra partita da sinistra. Al 48', c'è una conclusione improvvisa da Baracchini, con una deviazione di un difensore che manda il pallone sopra la traversa, in calcio d'angolo. Al 55' esce anche Quercetani ed entra Jendoubi, che ne rileva la posizione a centrocampo. Non c'è lucidità e precisione nei blandi tentativi degli ospiti e la squadra di casa li contiene senza particolare sofferenza. Gli unici dati di cronaca sono le sostituzioni che cominciano ad infittirsi. La sostituzione di Casati con Ermini, al 62' porta mister Polloni a formare una prima linea d'attacco a due con Ermini e Berti. Al 69' proprio Ermini si fa vedere con una conclusione alta dalla distanza. Tre minuti più tardi, un contropiede di Ermini frutta un calcio d'angolo sul quale svetta Biondi, senza trovare però lo specchio della porta. La Sestese difende con ordine, senza arretrare troppo e gli ospiti si intestardiscono in lanci per vie centrali, che vengono sempre intercettati e danno origine a rapide ripartenze. Momento topico sul finale, all'87', quando Ermini circondato in area avversaria va a terra: non c'è fallo, ma l'attaccante urla qualcosa all'indirizzo dell'arbitro, che torna sui suoi passi e mostra il cartellino rosso al giocatore di casa. Ultimi minuti con i padroni di casa in inferiorità numerica. Dopo un tiro di alleggerimento di Belli (89'), si arriva ad un finale nervoso. Cartellino rosso anche ad un componente della panchina di casa, reo di aver avanzato proteste verbali contro l'arbitro. I quattro minuti di recupero si allungano: al 95' mister Polloni manda in campo il corazziere Sarr (al posto di Renieri) per far fonte al corner da sinistra per gli ospiti, ultima potenziale occasione della partita. Non accade nulla e, dopo pochi secondi, arriva il triplice fischio finale, che sancisce la vittoria dei rossoblù. Sestese a sei punti, in testa con la Pro Livorno (potrebbe aggiungersi il Castelnuovo Garfagnana in caso di vittoria nel recupero infrasettimanale contro il Pontebuggianese). E proprio il Pontebuggianese sarà la squadra che la Sestese dovrà affrontare domenica prossima in trasferta con la volontà di continuare la striscia positiva. <strong>SESTESE GIUNTINI: 6 </strong> Giornata decisamente tranquilla: reattivo su un calcio di punizione dalla lunga distanza e puntuale in un'uscita bassa su un avversario partito sul filo del fuorigioco. <strong>MATTEO G.: 7</strong> Solita sicurezza nel controllo della fascia, sia in fase difensiva che offensiva, spenge subito le velleità di un Lucarelli in cerca di rivalsa sul campo. <strong>CUCINOTTA: 6</strong> Ordinato nel lavoro difensivo sulla fascia di sua competenza è meno assiduo di altre volte nel proporsi in appoggio offensivo. <strong>MATTEO L.: 7</strong> Stilisticamente elegante, arriva sempre in anticipo sull'avversario in maniera pulita e, quando può, si propone anche validamente nell'impostazione dal basso. <strong>BIONDI: 7</strong> Non è che gli attaccanti avversari si mostrino fulmini di guerra, ma con lui non si passa: efficace con palla a terra e nel gioco aereo. <strong>CIRILLO: 7 </strong> Innesto azzeccatissimo del centrocampo (ex Luco), forte fisicamente quanto lucido nel gestire il pallone in fase di manovra: è ormai una colonna portante della squadra. <strong>DIANDA: 6 </strong> Si viene a sapere che non è al meglio da un punto di vista fisico, ma in campo si dimostra sempre utilissimo per gli equilibri tattici. Non proprio preciso in qualche conclusione (<strong>77' Piccini: sv). BELLI: 6,5 </strong> Buon lavoro come sempre a centrocampo, si esalta quando c'è da lavorare di spada. Nel finale esce spesso, palla al piede, dalla propria area per rilanciare l'azione dei suoi. <strong>BERTI: 6 </strong> Si batte con grande generosità, ma questa volta il colpo resta in canna. Soprattutto ad inizio del secondo tempo poteva sfruttare molto meglio l'occasione avuta (<strong>85' Caprio: sv). MAZZEO: 7</strong> Prestazione da incorniciare: non lo prendono mai e allora cominciano a tartassarlo di brutto, raddoppiando (e triplicando su di lui). Bravo Polloni a preservarlo da un finale torrido, togliendolo dal campo poco prima del tempo (<strong>81' Renieri: sv; 95' Sarr: sv). CASATI: 7</strong> Gli occorrono alcuni minuti per trovare la giusta posizione in campo: quando questo avviene si esibisce in giocate di classe. Merita un applauso scrosciante per come mette a segno il calcio di rigore che deciderà la gara (<strong>62' Ermini: 6-</strong> Entra bene a fare la punta, ma è ingenuo a farsi espellere in quella maniera e a lasciare la squadra in inferiorità numerica. Imparerà. <strong>REAL FORTE QUERCETA LUCI: 6</strong> Battuto solo da un calcio di rigore perfetto, si fa trovare pronto in un paio di occasioni, anche se le conclusioni sono tutt'altro che impegnative per lui. <strong>SOLIMANO: 5,5</strong> Vaga per il campo senza costrutto per tutto il primo tempo; meglio nella seconda frazione quando agisce prevalentemente da difensore di fascia. <strong>GIUBBOLINI: 6 </strong> Partita ordinata in fase difensiva, senza particolari sbavature, ma anche senza particolari spunti personali. <strong>BUCCHIONI: 6</strong> Scuola Empoli, al secondo anno in Versilia, mostra carattere (unico ammonito), ma il suo apporto al gioco della squadra è modesto (<strong>71' Verona: 6-</strong> Gioca uno spezzone in maniera poco appariscente). <strong>TOGNARELLI: 6</strong> Cavallo di ritorno, l'esperto capitano cerca di tenere a galla una barca sballottata da tutte le parti, Fa quel che può. <strong>VITTORINI: 6</strong> I guizzanti avanti della Sestese lo mettono in notevole difficoltà, ma l'ex Maceratese non demerita in maniera particolare. <strong>QUERCETANI: 5,5</strong> Esterno di centrocampo, rimane piuttosto statico senza cercare inserimenti a vantaggio del gioco offensivo (<strong>55' Jendoubi: 6-</strong> Giovanissimo, proveniente dagli Juniores della Carrarese, si muove con un certo costrutto). <strong>BARTOLINI: 6 </strong> Si impegna generosamente a mettere un po' d'ordine in una squadra squinternata e i risultati sono quelli che sono. <strong>PANICUCCI: 5</strong> Primo tempo assolutamente impalpabile poi, nel tridente, l'ex Pistoiese mostra qualche risveglio, ma è veramente troppo poco. Domenica tornerà in panchina in attesa di tempi migliori. <strong>MANGIAROTTI: 5</strong> Il match winner di domenica scorsa sparisce quasi subito dal campo: vita durissima con i centrali di Sesto (<strong>46' Baracchini: 5,5</strong> Qualche segno di vivacità appena entrato e poi si vede pochissimo) <strong>MEUCCI: 5</strong> Non si capisce bene quali siano i suoi compiti in campo: compare e scompare a intermittenza (<strong>46' Lucarelli: 5,5 </strong> L'ex Pro Livorno Sorgenti vive un momento difficile e lo si capisce: si accende in qualche momento, ma poi il suo controllore gli prende le misure ed è subito notte). <strong>ARBITRO ALESSIO MAURO DI PISTOIA: 6-</strong> Un voto pilatesco per un arbitraggio dai due volti. C'è un signor Mauro che gestisce bene la gara, per larghi tratti, con decisioni chiare e ineccepibili. Poi ce n'è un altro che è piuttosto restio ad estrarre cartellini gialli; quello stesso che invece sbatte in faccia il cartellino rosso ad Ermini, con forse eccessiva severità. E lo stesso signor Mauro lascia maltrattare impunemente un inarrestabile Mazzeo. Un dubbio: ma è gioco del calcio o dei calcioni?
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